RIVER IN FLAMES ~ KLAAR




RIVER IN FLAMES

CD in edizione limitata che contiene anche opere di Orjan Hendriksson, Zbigniew Karkowski e Andrew McKenzie. è senz'altro uno dei piu belli della carriera di Duncan, nella direzione 'acusmatica' (ricorda effettivamente alcune produzioni Empreintes Digitales). Il CD contiene di tutto: loops ritmici, suoni di fax, codici Morse in sovrapposizione, eccezionali gamme basse. Brusche interruzioni danno un po' di sollievo alle membrane timpaniche, fornendo ancora una volta un fulgido esempio di dinamica cangiante. Lo spazio per il sogno è assicurato da un lungo bagno elettronico non distante dall'Hafler Trio più compiuto, ma in contemporanea i buzzes elettrici confinano l'ascoltatore in una centrale di rumore bianco. E poi ancora polifonie di allarmi -- o sono segnali telefonici? -- miste a lontane perturbazioni oscure in cui percussioni e scoppiettii fungono da sveglia... Motori? Campane? Sintetizzatori? Chi davvero e in grado di riconoscere queste fonti acustiche? E, in definitiva, chi se ne importa, se il risultato e cosi interessante?

-- Massimo Ricci, ASCOLTI PROFONDI


KLAAR

Anche qui c'è McKenzie ma solo sottoforma di autore del breve scritto che correda la copertina del disco. 'Delta' è un ronzio onirico che introduce il lavoro ipnoticamente. 'Klaar' alterna fonti elettroacustiche tra il fortissimo e il piano, con massiccio uso di registrazioni ambientale; non siamo lontani da certe atmosfere o'rourkiane e il suono è degno di un etichetta come la Extreme. Troviamo poi loops di cicli elettronici mischiati a voci e a found sounds che spianano la strada ad una sorta di mantra... 'The Immense Room': frequenze radio immerse in una mare di clicks, pops e scoppietti della più disparata genia per un brano comunque quasi... calmo; andirivieni di suoni pseudoradiofonici conducono all'ultima parte della composizione, caratterizzata da rumori di rapporti sessuali; la sensazione che pervade chi ascolta è quella di addormentarsi a notte tarda davanti ad una TV accesa su un film a luci rosse! 'Mass', con i suoi trattamenti elettronici e i consueti cicli radio, è disturbante a livello psicosomatico! Disco eccelente.

-- Massimo Ricci, ASCOLTI PROFONDI